Perché “Sfida da Vincere” ?
“Autismo, sfida da vincere”: questo è il nostro slogan, il biglietto da visita con cui ci presentiamo alla purtroppo sempre più vasta platea delle persone che hanno figli affetti da questa sindrome e, anche, a quanti si occupano di autismo. E’ più corretto parlare di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA): un insieme relativamente eterogeneo di disturbi dell’età evolutiva, caratterizzati da una compromissione delle capacità comunicative e da difficoltà di interazione sociale. Le persone con autismo hanno difficoltà ad elaborare correttamente le informazioni provenienti dal mondo esterno. Per questo motivo possono avere difficoltà di apprendimento che compromettono il loro sviluppo emotivo e intellettivo, a volte anche in modo severo. Su questa patologia c’è già una vasta letteratura scientifica, ma ancora non si hanno risposte esaustive, e la scienza continua a interrogarsi sulle cause di una malattia che coinvolge il sistema genetico ed ha effetti diversi da soggetto a soggetto.
La Sfida
Noi consideriamo tutto questo una “sfida” da cogliere con la speranza che la scienza troverà risposte e terapie adeguate. Dobbiamo però spiegare perché usiamo la parola “vincere” per una sindrome da cui, al momento, non si può guarire come si guarisce da una brutta broncopolmonite o da un virus poco conosciuto, che ha aggredito il nostro organismo. Noi ci affidiamo alla scienza e non a suggestioni e credenze varie che purtroppo compaiono sempre quando si tratta di malattie complesse come l’autismo.
I Nemici
Chiarito questo punto, per noi la sfida da vincere è quella contro lo smarrimento, l’angoscia, che colpiscono i genitori quando scoprono di avere un figlio autistico. In alcuni casi da parte dei genitori si manifesta un rifiuto della realtà e una voglia di fuga, accompagnata da una inerzia paralizzante.
La sfida da vincere è perciò innanzitutto con noi stessi, perché siamo chiamati ad uno scatto di intelligenza e di carattere. Siamo di fronte ad una sindrome che consente importanti, continui e definitivi miglioramenti delle capacità comunicative e relazionali. Se siamo combattenti determinati, e non persone sfiduciate, possiamo aiutare le persone autistiche a raggiungere traguardi, all’inizio insperati, di autonomia e di capacità di relazione.
Come Vincere
Un disturbo grave della relazione si combatte con un di più di amore e fiducia, con una vicinanza gioiosa, con una grande fiducia verso soggetti che non sono scarti di fabbrica, ma esseri umani a tutto tondo.
La sfida da vincere è anche non isolarsi ma condividere con altri l’impegno della cura. Associarsi, fare rete, aiutarsi è alla base del lavoro terapeutico verso i soggetti autistici. Vale il detto che l’unione fa la forza.
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